L'albero, il sindaco, la mediateca e il lettino di Augusto
>Mi avrebbe perdonato, spero, il buon Éric Rohmer per il furto del titolo del suo film (L'Arbre, le maire et la médiathèque ou les sept hasards), ma il tono che, anche questa volta, assume per alcuni la discussione sulla opportunità di convertire il complesso di Torino Esposizioni (compreso il V padiglione, ma escludendo il Teatro Nuovo) in aule per i corsi di Architettura del Politecnico e di trasferire la Biblioteca Civica nel II padiglione (la sala "Giovanni Agnelli"), il tono non poteva non richiamare, a una memoria geriatrica come la mia, che quel film. Che fosse ambientato in una cittadina di provincia della Vandea non guasta: quella non aveva certo gioielli archiettonici come quelli di Nervi a Torino, ma come qualcuno ne discute...