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L'albero, il sindaco, la mediateca ed il lettino di AugustoContinua a leggere →
>Mi avrebbe perdonato, spero, il buon Éric Rohmer per il furto del titolo del suo film (L'Arbre, le maire et la médiathèque ou les sept hasards), ma il tono che, anche questa volta, assume per alcuni la discussione sulla opportunità di convertire il complesso di Torino Esposizioni (compreso il V padiglione, ma escludendo il Teatro Nuovo) in aule per i corsi di Architettura del Politecnico e di trasferire la Biblioteca Civica nel II padiglione (la sala "Giovanni Agnelli"), il tono non poteva non richiamare, a una memoria geriatrica come la mia, che quel film. Che fosse ambientato in una cittadina di provincia della Vandea non guasta: quella non aveva certo gioielli archiettonici come quelli di Nervi a Torino, ma come qualcuno ne discute...
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Un sito sempre provvisorio, ma ora lavori davvero in corso Questo è un sito che non intende essere mai definitivo e pienamente consapevole che non lo potrà mai essere. Tuttavia lo stato nel quale viene pubblicato è persino meno che provvisorio:Continua a leggere →
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Piccoli ippocastani cresconoContinua a leggere →
“Nature's first green is gold”
–“Il primo verde della Natura è d'oro”
– afferma Robert Frost in Nothing Gold Can Stay, e preziose sono le tante belle, verdi e rigorose foglie nuove spuntate in questi giorni da tutti i piccoli ippocastani piantati lo scorso autunno dal Comitato Salviamo Corso Marconi durante la manifestazione di protesta contro
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L'altra Europa con TsiprasContinua a leggere →
Il sito della scommessa italiana per la sinistra europea, europeista e di sinistra. clic qui (e un po' di pazienza)
Nell’accettare la candidatura alla Presidenza della Commissione Europea, Alexis Tsipras ha indicato le sue priorità politiche, e proposto un piano in dieci punti contro la crisi. Questo documento rappresenta la piattaforma politica attorno a cui si è raccolta la lista italiana L’Altra Europa con Tsipras.
“L’Unione Europea sarà democratica o cesserà di esistere”, afferma Tsipras: “Per noi, la democrazia non è negoziabile”. Il documento sottolinea la necessità di “superare la divisione fra Nord e Sud dell’Europa”, e definisce così il sogno dell'Europa che vogliamo: Un’Europa al servizio dei cittadini, invece che un’Europa ostaggio della paura della disoccupazione, della vecchiaia e della povertà. Un'Europa dei diritti, anziché un'Europa che penalizza i poveri, a beneficio dei soliti privilegiati, e al servizio degli interessi delle banche.
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Sinistra Ecologia Libertà si batte per L’Altra Europa L’Altra Europa è quella che mette al bando le parole che hanno segnato la lunga sofferenza sociale prodotta dalla crisi che ha generato povertà e diseguaglianze. Crisi che è stata ed è la scusa per spostare colossali ricchezze nelle mani dei potenti e di chi si è servito della finanza speculativa per produrre profitto contro i lavoratori, i giovani, le donne, l’ambiente. Le parole austerità, fiscal compact, troika appartengono all’Europa che non vogliamo: avida, ingiusta incapace - con le sue classi dirigenti - di affrontare la crisi attraverso democrazia ed equità sociale.Quest’Europa crea povertà e ingiustizia; alimenta rancori, divisioni, paure, innalza frontiere che l’allontanano dal mondo aperto. Non crediamo che sfasciare l’Europa sia la soluzione ai nostri problemi ma che sia tempo di voltare pagina. È tempo di mettersi al lavoro per costruire L’Altra Europa, un’Europa che sappia mettere al centro prima la persone e poi i numeri.Continua a leggere →
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La geografia del voto: europee 2014Continua a leggere →
Il voto italiano alle elezioni europee 2014 è parso nettamente condizionato soprattutto da questioni “interne”: si è discusso pochissimo di politica e schieramenti europei, del parlamento che si andava ad eleggere e del suo ruolo. Inoltre il Ministero della Paura pare avere svolto una campagna evidentemente efficace
È quindi più che mai giustificato analizzare il voto anche in chiave locale. Possono aiutare molto a farlo le carte dell'analisi di distribuzione geografica del voto pubblicate dal sito YouTrend